

In breve…
Attorno a me I libri non sono mai mancati, anzi, li ho sempre tenuti e li tengo tutt’ora sottobraccio. Lettura e scrittura sono strette l’una all’altra nella mia professione che rappresenta uno dei tanti tasselli del grande universo editoriale.
La laurea in campo umanistico, le formazioni costanti per affinare lo stile di scrittura, le esperienze in contesti eterogenei, l’acquisizione di competenze tecniche specifiche e le personali attitudini, si sono incontrate e rese un tutt’uno nel mio lavoro.
Tra tutti i generi letterari, prediligo la saggistica e i testi volti a divulgare conoscenza e tematiche in ambito umanistico, ma anche sociale e sanitario.
Con righello, penna rossa e lente correggo refusi e sintassi, ma mi dedico anche a scoprire, con letture e riletture, le mille e mille sfaccettature di un testo in attesa di incontrare l’equilibrio armonioso di cui scrive Vladimir Nabokov nel suo Lezioni di letteratura, l’incontro della mia mente di lettrice con la mente dell’autore.
La mia parola d’ordine è sperimentare e carpe diem a ogni opportunità che possa manifestarsi in crescita personale e professionale. I due aspetti hanno forgiato il profilo del mio lavoro che richiede capacità di interpretazione e rielaborazione; attitudini organizzative, perché sappiamo che ogni testo ha la sua dead line e, breve o lunga che sia, va rispettata; capacità di problem solving, al fine di dissipare le eventuali criticità.
Non ultimo, credo molto nelle capacità relazionali e le ritengo indispensabili per creare il dialogo con coloro che mi scelgono per l’editing, per la correzione di bozze, per la stesura di un articolo, affinché diventi loro fedele interprete. Perché come scrive Ernest Hemingway in Lettera dall’alto mare. Sullo scrivere: …È l’onestà la sola cosa che un buon scrittore deve avere. Quanto più impara dall’esperienza tanto più può immaginare in modo vero…
E quanto c’è da scoprire con la lettura di gruppo a voce alta? Un’esperienza professionale che mi stupisce in ogni percorso realizzato.