Written by Esperienze

Leggere in gruppo è…

Cosa accade quando si legge in gruppo e si condivide un testo a voce alta? Superati i primi istanti in cui ascoltare la propria voce e farla ascoltare agli altri crea una leggera tensione, il resto è… un libro d’avventura, tutto da sfogliare.
Leggere è un’azione ricca di potenzialità, attraverso le pagine dei libri, scritte o illustrate, viaggiamo, apprendiamo, evadiamo anche.
Nella conduzione di gruppi di lettura intraprendo dei veri e propri viaggi d’avventura, ogni incontro è una destinazione e ogni incontro è un’esplorazione del testo, dell’autore, di pensieri e di confronto.
Certa è la partenza, dove l’autore dà inizio al viaggio per poi sparire e lasciare a noi (il gruppo e me) l’entusiasmo dell’escursione di luoghi altri, di nuovi spazi nascosti tra le pagine.
Leggere in gruppo e a voce alta apre le porte a dialoghi, scambi a cui anche i più silenziosi non possono resistere. A volte capita di incontrare una lettura che entusiasma sin dalle prime parole, così come a volte si deve pazientare qualche riga per percepire un po’ di interesse, e capita pure di non trovare nulla che piaccia e, allora, cosa si fa? Come nelle avventure, si cambia strada, restando sempre all’erta e in attesa di scovare qualcosa.

La lettura in gruppo è magia, è capace di incantare quando un testo o una a voce è particolarmente coinvolgente; permette di scoprire ciò che piace e ciò che non piace; risveglia quando un testo è capace di arrivare a noi, non solo facendo tappa nelle orecchie, bensì andando oltre, fino a toccare le corde dell’animo; richiama ricordi ed ecco che il viaggio attraversa tempi che si pensavano smarriti e che, improvvisamente, tornano a essere chiari; desta curiosità di sapere, o meglio ascoltare come va a finire il racconto, curiosità di sapere se un nostro pensiero riguardo all’argomento è condiviso anche da altri, può svelare interessi che non sapevamo di avere.

Il gruppo di lettura diviene, brano dopo brano, incontro dopo incontro, uno spazio di conoscenza reciproca e invito alla relazione. Proprio questo è l’aspetto che Virginia Woolf incontra nella lettura, e che posso dire di aver incontrato anche io. Le parole dell’autrice in Voltando Pagina portano in luce quanto leggere possa essere …conversazione, dialogoci si sceglie… E di come leggere coinvolga anche la nostra parte fisica perché …il corpo deve essere pronto, perché leggere è anche un vigoroso esercizio fisico, i muscoli del cervello si devono mettere al lavoro per fabbricare l’autore, immaginarlo con precisione, situarlo, metterlo a fuoco, vederlo e guardarlo infine con umana simpatia

Leggere in gruppo è una via per migliorarsi nella comunicazione, riferendomi proprio all’azione fisica di articolare bene le parole, trovare l’equilibrio tra voce e pausa, perché sì, è un vicendevole scambio anche di silenzi. E’ una via per esercitare la pazienza, la calma.
Scegliere i brani da proporre per me è un momento meditativo. Pensare al gruppo, ad ognuno dei lettori, e andare alla ricerca di testi che possano essere di stimolo per tutti, richiede riflessione, attenzione. E quando le proposte di lettura sono pronte, mi chiedo: “Chissà dove ci faranno approdare…”.

Il gruppo di lettura a voce alta è un’opportunità di relazione che ha inizio dal singolo per poi accogliere e sostenere l’altro, arrivando infine a dare voce alla piccola collettività partita per l’avventura. Accade poi che le proposte nascano direttamente dai partecipanti, ed è qui la magia che permette all’avventura di aprirsi verso tante altre terre da esplorare.
Quando ero piccola e non gradivo leggere ad alta voce, mia madre mi diceva: “leggere tra te e te è un conto, leggere a voce alta è tutto un altro, ti ricordi di più e ti diverti pure!”.
Oggi posso dire di aver compreso quelle parole. Sì, il piacere di farsi ascoltare e ascoltare l’altro, è tutta un’altra cosa. Magica, speciale, unica… Come lo è un’avventura.