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Proseguo con le parole e oggi ne affronto un'altra faccia; quella poco vera, quella che le vede strumentalizzate e lontane dal valore della sincerità. Spesso con le parole si costruiscono aspettative che poi rimangono lì, sospese, potremmo dire "castelli in aria". Con le parole possiamo far credere che si realizzerà questo o quello, ma a volte tutto è vano. I concetti rimangono intrappolati in un limbo, in quella dimensione che si trova nel mezzo tra  il "quanto detto o scritto" e la sua realizzazione.

L'esprimere a parole e il proseguire con coerenza non sempre hanno un rapporto diretto, a volte è difficile. E accade che diano l'impressione di essere due binari paralleli, ma nel momento in cui raggiungono il punto di scambio dove si incontrano prima di tornare a viaggiare paralleli, lo scambio rende il viaggio dell'uno distante dal viaggio dell'altro. E quale meccanismo si è interrotto: quello delle parole o quello delle intenzioni? Io credo si tratti delle intenzioni, perché anche questo appartiene al magico e potente mondo delle parole.