Ci sono periodi in cui si assiste a una rapida diffusione di un pensiero, di una tendenza particolarmente presente, sentita, argomentata che, pian piano, diviene componente del tessuto sociale.
Questa dinamica interessa anche le parole. Pensiamo a resilienza, declinata in contesti e narrazioni svariate; accade con multidisciplinarietà, oggi parola molto presente ad esempio in contesti di cura, dove il punto di osservazione è sempre più ampio a beneficio dell’avere cura, appunto, della persona.
Curioso è riscontrare come le parole nella loro diffusione descrivano i tempi e possano essere specchio di esperienze, di vissuti, di approcci. Sono soggette agli sguardi della società: a volte viste, a volte poco note, altre volte portate alla ribalta, altre volte riconosciute per il valore che rivestono per ognuno di noi.
Interdisciplinare è la parola che riporta per me l’orma della precisa esperienza – oltre che un vero e proprio appuntamento che mi piace definire “con un salotto letterario in itinere” – del convegno che si tiene da anni in Trentino, a Baselga di Piné, dove la presenza dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli si arricchisce ogni anno di narrazioni, stili e ambiti diversi.
Ri-abitare il mondo: filosofia, scienza e memoria per un nuovo sapere è il titolo delle giornate di studio, giunte alla IX edizione, che si svolgeranno a partire da mercoledì 3 fino a venerdì 5 settembre; analisi specifiche di studi che incrociano molti linguaggi, da quello scientifico a quello filosofico al senso della memoria, il discorso del valore delle biblioteche e degli studi di genere. Prospettive multidisciplinari danno vita a una triangolazione epistemologica all’interno della quale l’atto della narrazione è indagato da prospettive diverse, ma sinergiche.
Ogni intervento è messaggero del grande valore che ha lo stare insieme per condividere e accogliere: condividere saperi e conoscenze, accogliere punti di osservazione. Ogni edizione è espressione del piacere di essere parte di un salotto letterario dove chiunque può sostare, anche per qualche attimo, e portare via con sé una parola, un pensiero, un’osservazione che rappresenterà uno stimolo a rendere un po’ più interdisciplinare il proprio pensiero critico.
Sì, ogni parola richiama un’orma personale.
Il convegno nasce dall’idea e dall’impegno di Esther Basile, filosofa dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli e tutor della Scuola da 9 anni, e si avvale della preziosa collaborazione di Marco Patton, esperto conoscitore del territorio e della storia del Trentino. Tra i relatori si ascolteranno il dott.re Marco Ferrandi, la sociologa prof.ssa Maria Antonietta Selvaggio, il Prof.re Nicola Cetrano, la dott.ssa Maria Rosaria Rubulotta medico e documentarista IISF, la dott.ssa Antonella Garofalo, la direttrice dell’importante Biblioteca Nazionale di Napoli Maria Iannotti, il dott.re Giuseppe Tasin, la dott.ssa Eleonora Angeli, la scrittrice Michela Gusmeroli, la regista Grazia Morace.