Scorro ignara del tempo. Diversi sono i ponti che incontro lungo il mio corso, mentre sulle mie rive capita di incontrare bancarelle di libri, stampe e oggetti antichi, o forse solo vecchi.

Può essere un contesto che si incontra ovunque, vero. Però solo qui, e ne vado orgogliosa, acquistare un oggetto si riveste di un valore unico, affascinante più per l’atmosfera che non per il reale oggetto in sé. Alcuni decidono di seguire la mia corrente, si regalano crociere che emozionano nel vedere, da una diversa prospettiva, lo splendore della città. Rifletto le sue bellezze e non c’è nessuno che rimane indifferente nel rimirarle proprio qui, dall’acqua. Io stessa mi emoziono dinnanzi all’antica stazione, immagino le opere di Renoir, Monet e Cezanne. Odo la vivacità che risuona attorno a me, vivo i luoghi negli echi e negli sguardi di chi si ferma un attimo a riposare, a fotografare e semplicemente ad ammirare il panorama. Accompagno i passi di chi cammina a fianco al mio fluire, vivo gli attimi nelle voci di coloro che percorrono le caotiche vie, di chi si siede sulle panchine, di chi scatta la foto lì, in piedi dinnanzi alla prestigiosa piramide di vetro… il Louvre, lo conosco anche io! Percepisco la curiosità delle persone che si dirigono verso la parte della città vecchia, lì dove la strada inizia a essere un po’ in salita. Odo l’anima gioviale della città, quella che si incontra negli spazi stretti dei bistrot e dei locali che invadono a volte i marciapiedi, perché gli spazi non sono grandi abbastanza. Quasi un invito a fermare il proprio incedere per sedersi un momento e guardare il mondo che passa davanti. In fin dei conti, anche una via è un fluire di persone, giusto? Vivo la città nel gusto e nelle fragranze che mi raggiungono, come i profumi delle dolci crepes -dicono siano squisite- oppure la deliziosa nota salata del rinomato croque monsieur. E la sera... quanto mi piace lasciare che le atmosfere luminose della città si snodino lungo il mio corso; catturo l’intensità e rifletto quell’anima notturna che vive fuori dall’acqua. Tra i tanti posti, rimiro la particolare atmosfera che si respira lassù. Dove? Sulla collina di Montmartre. La si raggiunge risalendo per piccole viette cosparse di localini, negozietti di artigianato e gastronomie dove non mancano i gustosi formaggi francesi. Arrivati in cima, eccola: la scalinata della basilique du Sacré-Cœur, luogo affascinante dove incontrare artisti di strada e aspiranti tali che liberano e danno sfogo alla loro vena creativa. È il posto giusto per vedere la città dall’alto; anzi no… vivere Parigi dall'alto. Saluto ogni giorno la città, la rispecchio in me tra arte, genuinità e contemporaneità in uno spettacolo perpetuo.

 

(Parigi. Voce narrante: la Senna)

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