Una nuova quotidianità si è mostrata a noi da un po'; ci rivela qualche difficoltà nel cambio di abitudine, nella necessaria e indispendabile limitazione di movimenti, ma sa regalare tempo e opportunità di riflessioni. Mi capita di affacciarmi alla finestra. Da quanto non lo facevo, o meglio: sì, mi affacciavo anche prima, ma senza prestare attenzione. Me ne stavo lì distrattamente,pochi attimi. Guardavo lo spazio dinnanzi a me, e la mente era da tutt'altra parte. Ora, apro la finestra e mi accorgo di guardare, osservare, ascoltare. Un silenzio che non è un silenzio; è un percepire quel mondo che è sempre stato lì. Fuori dalla mia finestra.